Osteria della Cipolla Rossa non è un ristorante;
ecco cosa fa:

             

"Abbiamo deciso di tornare al nostro passato perché convinti che, allo stato attuale delle conoscenze, solo in esso ci siano le condizioni per avere grandi piatti e soprattutto il benessere dell'uomo e dell'ambiente." Osteria della Cipolla Rossa è la vecchia osteria tropeana che offre i vini del territorio e la cucina della cipolla rossa di Tropea; nondimeno propone piatti della Tropea degli anni 50/60  eseguiti secondo le tecniche della cucina professionale e seguendo linee guida nutrizionali. Sono, in buona sostanza, i piatti che costituirono il modello alimentare studiato in quegli anni da Ancel Keys a Nicotera, cittadina a pochi chilometri da Tropea, che poi fu chiamato Dieta Mediterranea. Era appena finita la Seconda Guerra Mondiale e le difficolta economiche, la limitatezza delle risorse e il basso livello tecnologico favorirono uno stile di vita frugale e con una dieta a base di prodotti vegetali. A questo modello alimentare è associata a una riduzione della mortalità per tutte le cause negli studi osservazionali.  Una cucina fatta di tradizioni e tipicità, di esperienza e manualità e che necessita di tempi e modi di lavoro oggi impossibili. Ecco quanto dichiarato dall’UNESCO, nell’ambito del riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio dell’umanità: “La dieta mediterranea include una serie di competenze, conoscenze, riti, simboli e tradizioni riguardanti le colture, la raccolta, la pesca, la zootecnia, la conservazione, la lavorazione, la cottura, e in particolare la condivisione e il consumo di alimenti.” E ancora: “Le donne svolgono un ruolo importante nella trasmissione della conoscenza della dieta mediterranea: salvaguardano le tecniche, rispettano i ritmi stagionali e gli eventi festivi e trasmettono i valori dell’elemento alle nuove generazioni.”. Stiamo cercando, con grandi sacrifici, di conservare e di portare avanti questo inestimabile tesoro. Studio e pratica continua, per rendere attuale la tradizione, oltre alla forza di non farsi travolgere dall’industrializzazione dei tempi moderni sono requisiti essenziali. Ma la proposta più importante di Osteria della Cipolla Rossa non è culinaria ma culturale. I piatti che proponiamo hanno accompagnato e cresciuto intere generazioni: sono lo specchio di una terra e di tante culture che si esprimono nei loro profumi, nei loro sapori e nella loro fattura. Per non farli dimenticare dobbiamo tenere sempre viva la loro storia e quella della loro gente. Ogni piatto viene preceduto da una presentazione che ne spiega le caratteristiche storiche, tecniche/scientifiche e culinarie. Come nella vera tradizione mediterranea, la cucina di Osteria della Cipolla Rossa è quasi vegetariana (verdure e di rado pesce povero) e, come già detto, l’ingrediente privilegiato è la cipolla rossa di Tropea. Così come si faceva una volta cuciniamo “al momento”, cioè in modo tale che il piatto sia pronto esattamente per l'ora concordata con il cliente, e anche per questo non facciamo uso di frigoriferi e surgelatori. Questo ritorno al passato, quindi, porta in sé un'altra caratteristica più importante della tradizione: l’ecosostenibilità. La prenotazione è obbligatoria. Al fine della riscoperta e divulgazione della cucina tropeana organizziamo incontri culturali-gastronomici (con modalità da concordare) per gruppi di max 20 persone.

... e come lo fa 
Ogni mattina, al mercato di giornata, verifichiamo l’offerta e quindi la possibilità di preparare pochi piatti (3/4 circa) da abbinare ai nostri vini. Senza ancora acquistare niente pubblichiamo la "Proposta del giorno" con il suo prezzo sul sito web. La "Proposta del giorno" si compone dei vini, dei piatti (gli "Assaggi di povertà"), che ci piacerebbe cucinare, in abbinamento ai vini  e degli elementi culturali/scientifici (storia, tradizioni, geografia, prodotti alimentari, cucina ecc. di Tropea e del suo territorio) che ne costituiscono parte integrante. Solo dopo averne preso visione i clienti potranno confermare definitivamente la prenotazione, poiché la "Proposta del giorno" non ha alternativa alcuna e potrebbe non essere di gradimento. La prenotazione (obbligatoria e richiesta mezzo email), infatti , può effettuarsi entro il mese in corso, ma il giorno del pranzo/cena e dopo aver verificato la "Proposta del giorno" e il relativo prezzo il cliente dovrà obbligatoriamente confermarla (mezzo email) definitivamente. Per vini, cibi o importi di una certa importanza prenotazione e conferma definitiva sono da effettuare presso la struttura. Oltre ai vini della "Proposta del giorno" c'è il "Carrellino del giorno": una selezione di vini che in quei giorni ci ispirano in modo particolare. La Proposta è,  in genere, ogni giorno diversa dal giorno precedente. Appena confermata la prenotazione della "Proposta del giorno" facciamo la spesa e cuciniamo unicamente per i clienti prenotati poiché tutto quanto acquistato o prodotto deve essere smaltito in giornata, perché si abbia il massimo della freschezza e si annullino gli sprechi. Non facciamo uso di frigoriferi (tranne che per i vini, ma è in costruzione una cantina interrata), surgelatori e attrezzatura tecnologica in genere. Una 4 fuochi e un banco da lavoro sono le uniche attrezzature che utilizziamo. Gli ingredienti sono esclusivamente di stagione, del territorio e la maggior parte prodotti internamente in modo esclusivamente artigianale. Acqua e vino sono le uniche bevande disponibili. Prossimamente verranno eseguiti test di controllo sulla materia prima per verificarne la genuinità e l'energia utilizzata sarà rinnovabile e autoprodotta. La cucina, che è quasi vegetariana (solo verdure e di rado pesce povero), ha come protagonista la cipolla rossa di Tropea, se è stagione, ed è ispirata dalla tradizione tropeana. Essa è figlia del dopoguerra: è un assaggio di povertà. Ogni nostro piatto ha una storia, una sua ragione d'essere e noi li raccontiamo perché sono, forse, più importanti del suo gusto. Osteria della Cipolla Rossa è un'esperienza culturale e di benessere della persona e dell'ambiente. I prezzi sono in relazione alla qualità di quanto offerto e alla artigianalità della fattura. Infine, Osteria della Cipolla Rossa, in questa nuova sede, si trova al centro di quello che anticamente fu un bellissimo campo di cipolle e l'attuale locale della cucina ne era il magazzino per gli attrezzi. C'è ancora da ristrutturare ma vogliamo farlo senza alcun impatto ambientale. La sala è all'aperto e l'arredo è costituito da materiale riciclato/riutilizzato poiché crediamo che il benessere e il gusto a tavola sono conseguenza del benessere e del gusto dell'ambiente in cui tutti noi viviamo. Abbiamo 2 tavoli, cuciniamo per pochissime persone e la prenotazione è obbligatoria.
 
In conclusione
Osteria della Cipolla Rossa non è un ristorante ma un posto fatto di tradizioni e di scienza per cercare di carpire la natura della nostra terra. Un posto dove si ritorna al passato per mangiare in modo genuino, dove si  acquisisce la consapevolezza che ciò è possibile grazie a un ambiente sano e pulito e dove l'offerta è soprattutto culturale. Speriamo, nel futuro, di poter aumentare la nostra capacità ricettiva e diminuire i costi. Per il momento un " Grazie " a tutti quelli che comprendono i nostri sforzi. 

Ecosostenibilità e tradizione

Ecosostenibilità e Tradizione sono le parole che caratterizzano la visione del nostro futuro.                                                                                                 Osteria della Cipolla Rossa nasce per riproporre in veste moderna quelle che erano le abitudini alimentari, associate a esiti più salutari, in alcune località dell'isola di Creta e dell'Italia meridionale negli anni 50.   Studiate dal fisiologo statunitense Ancel Keys, costituiscono oggi il modello alimentare denominato Dieta mediterranea. Tali abitudini nacquero e si svilupparono durante la Seconda guerra mondiale in un contesto caratterizzato da difficoltà economica, limitatezza delle risorse e basso livello tecnologico. Queste caratteristiche favorirono un ambiente sano, quasi incontaminato, dove si sviluppò uno stile di vita attivo e un’alimentazione basata sui vegetali di  un’agricoltura basata sulle eccellenze del territorio. La conseguenza di ciò fu un’aspettativa di vita tra le più alte del mondo e al contrario l'incidenza di malattie cardiovascolari, tumorali e altre malattie croniche correlate alla dieta invece tra le più basse al mondo; questo avveniva nonostante l'elevata abitudine al fumo, il livello socio-economico basso e la scarsità di assistenza sanitaria in quei luoghi e in quel contesto storico. Ecco allora l’uomo e la Natura in un rapporto simbiotico per il benessere l’uno dell’altra. La povertà (rinuncia, semplicità, economia, razionalità, scienza) dell’uomo che è ecosostenibilità per il benessere della Natura cioè di esso stesso. La tradizione come ritorno a quei tempi ma con una piccola osservazione che esponiamo di seguito.
Tradizione, dal latino tradere, cioè consegnare, trasmettere, affidare. Le tradizioni sono quelle componenti della nostra cultura che ci vengono tramandate da chi ci ha preceduto e che, a nostra volta, trasmettiamo a chi ci seguirà. Ma nel passaggio da una generazione all'altra e soprattutto nel contatto tra società diverse, le tradizioni si modificano. In particolari momenti storici, inoltre, alcune "tradizioni" sono state completamente inventate. Un esempio: fino ai primi anni '60 in Italia la pizza non si sapeva nemmeno cosa fosse.

L'argomento tradizione, nel nostro caso gastronomica, è articolato e ricco di sfumature e ci proponiamo di svilupparlo, per quanto possibile, nel prosieguo dei nostri articoli. Come per tutti gli altri argomenti, anche per esso, possiamo fornire, se richiesti, riferimenti bibliografici.