La cipolla rossa di Tropea: clima e terreno del Promontorio di Capo Vaticano (1)

La cipolla rossa di Tropea, se fosse coltivata altrove, manterrebbe le stesse caratteristiche ?          I manuali di agronomia ci dicono che pronunciarsi sulla risposta qualitativa di una coltura relativamente alle scelte agronomiche effettuate richiede cautela, approfondimento e rigore scientifico, anche perché il concetto di qualità non è cosi semplice per come sembra.
Il post precedente, però, ci dà una prima risposta, anche se approssimativa (non scientifica, poiché l'esperimento è stato condotto su fragole e non su cipolla rossa di Tropea). All'Osteria della Cipolla Rossa percepiamo nettamente la differenza tra una cipolla coltivata a Tropea e una cipolla coltivata a Cosenza, ma anche questo è approssimativo: i nostri sensi, in quanto "nostri", sono soggettivi. Ma noi ,purtroppo, ci fidiamo solo del nostro naso e della nostra bocca ed essi ci dicono che le cipolle coltivate nel tratto di costa che va da Zambrone e Capo Vaticano sono le migliori e quindi utilizziamo solo queste. Ecco perché diremo del Promontorio di Capo Vaticano. Detto anche Altopiano del Poro esso è un acrororo che si eleva fino ad un'altitudine massima di 710 m s.l.m. e domina il promontorio di Tropea, la maggiore prominenza della costa tirrenica. I versanti, delimitati da importanti strutture tettoniche (essenzialmente sistema di faglie di Pizzo a nord, graben del Mesima a est e faglia di Coccorino-Nicotera a sud) oltre che dalla linea di costa, lo distaccano e lo caratterizzano nettamente dalle altre catene montuose calabresi.
Fonti e bibliografia: